Luminarie. I led ci stanno salvando e in futuro trasmetteranno dati

Luminarie. I led ci stanno salvando e in futuro trasmetteranno dati


Stando ad una stima del 2018, che viene spesso ripresa in questo periodo dell’anno, le luminarie di Natale comportano un aumento dei consumi di elettricità del 30 %. E questo ha significato, prendendo in esame i soli Stati Uniti, altri 6,63 miliardi di kilowattora. Più di quanto serve a El Salvador per un intero anno, si attesta attorno ai 5,35 miliardi di kilowattora, o all’Etiopia che ne assorbe 5,30 miliardi e ancor più della Tanzania che tocca i 4,81 miliardi. Ma si tratta di stime da rivedere perché oggi molte luci, comprese quelle di Natale, sono a led e rispetto a quelle tradizionali hanno un’efficienza ben maggiore.

 

“I numeri effettivi sono difficili da stabilire”, conferma Elisabetta Baldanzi, ricercatrice presso il laboratorio di psicofisica della visione del Consiglio nazionale delle ricerche Ino-Cnr di Firenze e docente presso l’Università del capoluogo toscano. “Ma è certo, un picco dei consumi c’è. Oggi però già la metà delle dei punti luce sono già a led e tutte le decorazioni luminose per le feste vengono ormai costruite con questa tecnologia. Entro il 2030 rappresenteranno il 90 % di quelli in uso ed è un salto in avanti sostanziale: rispetto ad una lampadina ad incandescenza si abbattono i consumi fra l’80 e il 90 % e non c’è alcuna perdita nella qualità. Anzi”.

 

Basta guardare le specifiche di quelle in vendita: una catena luminosa da 400 led consuma poco più di tre watt. Bisogna però moltiplicare questo dato per centinaia di milioni se non di più, quanti sono gli addobbi accessi, anche se in fatto di picchi di consumi l’assorbimento di elettricità dei televisori durante i Mondiali di calcio è stato probabilmente maggiore visto che le tv sono dispositivi particolarmente esigenti in fatto di energia e poco ottimizzati.

 

Ad ogni modo, stando ad una ricerca di LabGov, fare attenzione ai consumi è questione di poco. Oltre al necessario passaggio alle luci a led, serve inserire un timer per programmare quando accendere e spegnere le luci evitando sprechi. Aiuta la scelta di decorazioni che oltre al led usano la fibra ottica. Questo tipo di soluzione sfrutta un’unica sorgente luminosa che scorre attraverso un cavo in fibra estendendo il fascio luminoso con una efficienza, e quindi un risparmio, ancora maggiore. Infine, l’adozione di luci natalizie alimentate a energia solare: funzionano senza bisogno di un interruttore accedendosi quando fa buio con una autonomia dalle 8 alle 10 ore. L’aumento dei costi è relativo, anche accettando una crescita dei consumi del 30 %. A famiglia, considerando una catena luminosa da 300 o 400 led, parliamo di un euro e 70 centesimi. Su base nazionale circa cinque milioni di euro. Ma di nuovo, si parla di stime.

 

Al di là del Natale, la cosa interessante degli studi condotti sui led sta nel loro possibile impiego come forma di trasmissione dati da affiancare al wi-fi e alle reti mobili. Ed è proprio il campo di indagine di Elisabetta Baldanzi. “I vantaggi non sono solo in ambito energetico, progettuale e percettivo”, spiega lei stessa. “I led possono emettere spettri luminosi non visibili all’occhio umano in grado di trasformarsi in un sistema di trasmissione dati fra apparecchi dotati di sensore ottico con velocità di tutto rispetto”.

 

Si tratta della Visible Light Communication, una delle risorse che si sta sviluppando per il 6G che dovrebbe iniziare a prender piede a partire dal 2030. Consente di trasmettere informazioni a larga banda attraverso la luce. “Il principio di funzionamento richiama quello di antichi strumenti come il telegrafo ottico e il fotofono, ma con prestazioni nettamente superiori”, prosegue Baldanzi. “Modulando la luce led con una frequenza tale che il nostro occhio non riesca a percepire, ma visibili da parte di un sensore ottico, è possibile trasferire immagini, video, informazioni costruendo un vero e proprio li-fi, light fidelity, che si integra alle altre reti a radio frequenze”.

 

Harald Haas, pioniere di questa nuova tecnologia in grado di comunicare e illuminare allo stesso tempo, ne parlò in un Ted Talk nel 2011. Al tempo avevamo nel mondo 14 miliardi le sorgenti luminose. Se tutte fossero a led e utilizzassero questa tecnologia di trasmissione dati, sostenne il professore tedesco in Professor of Mobile Communications, avremmo già un’infrastruttura in grado di garantire il massimo delle prestazioni con consumi ridottissimi. Ci sono dei limiti ovviamente oltre ai vantaggi, che sono quelli propri della luce: non è possibile ad esempio trasmettere un’informazione da una stanza all’altra essendoci una parate di mezzo né ad apparecchi che sono in zone d’ombra. Per questo è una tecnologia che viene pensata come aggiuntiva e non sostitutiva di quelle a radiofrequenza. Insomma, un domani il sempre verde Mamma o perso l’aereo a trasmetterlo in streaming potrebbero essere le luci dell’albero di Natale.



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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-12-27 14:01:13 ,

www.repubblica.it

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Il post dal titolo: Luminarie. I led ci stanno salvando e in futuro trasmetteranno dati scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-12-27 14:01:13 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue

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